Con l’avvento dell’ Industria 4.0, la maggior parte delle aziende ha iniziato a custodire i propri dati in formato digitale.
Questo si applica ormai a tutte le realtà, dalla piccola impresa fino ai grandi gruppi.
La conseguenza di questa attività è che i rischi per la sicurezza informatica sono notevolmente aumentati, e gli hacker utilizzano metodi sempre più all’avanguardia per arrivare ai loro scopi.
Non dobbiamo pensare però che trovino delle grandi falle o sfruttino metodi altamente sofisticati.
Molto spesso, invece, si trovano agevolati grazie all’ormai datato sistema che si trovano ad attaccare o dalla sua configurazione predefinita.
Aggiornare e verificare i propri software è un passo essenziale, alla base di tutta la sicurezza dei sistemi IT aziendali.
Nuove vulnerabilità escono ogni giorno e sono pronte per essere sfruttate dai malintenzionati.
Non è più sufficiente pensare solo al nostro PC/laptop, ma ad ogni dispositivo connesso alla rete, sia esso della famiglia IoT o di produzione industriale.
Una volta trovato un punto di accesso in un vecchio sistema operativo che non viene aggiornato da mesi, se non anni, hanno poi libera azione su tutti i dispositivi collegati.
Ai sensi del nuovo Regolamento UE 2016/679 (GDPR), quando si parla di furto o perdita di dati personali, si può non incorrere in sanzioni nel caso siano state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie.
Un software non aggiornato fa crollare questa ipotesi, e ci si può ritrovare non solo a dover pagare multe salate, ma ad avere anche un danno all’intera immagine aziendale.
24 Aprile 2019