Dopo lunghi mesi di lockdown in cui siamo stati obbligati a rimanere chiusi in casa per il nostro bene, finalmente si inizia a intravedere una piccola luce fuori dal tunnel. Non solo bar, negozi e grandi attività stanno per riaprire, ma si parla anche della ripartenza delle scuole. La scuola è il futuro del nostro Paese, motivo per cui sarà necessario adeguarsi alla situazione e promuovere l’e-learnig; ma andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta!
Ripartenza scolastica a settembre, tutto quello che c’è da sapere
Come ti abbiamo anticipato all’inizio, sulla ripartenza scolastica si è aperta una grande discussione, mirata sopratutto a tutelare la salute di milioni di alunni e docenti. A differenza di bar e negozi, una struttura scolastica non può garantire il mantenimento della distanza di sicurezza; distanziare di un metro ciascun componente di una classe, che mediamente conta 25 membri, significherebbe dover avere a propria disposizione una palestra per ciascuna sezione. Esclusa quindi a priori l’ipotesi del distanziamento, è entrato in gioco l’e-learning, componente fondamentale della scuola digitale. Qualora non hai ancora ben chiaro il significato di questo termine, possiamo dirti che l’e-learning è una metodologia di apprendimento basata sull’utilizzo di apposite piattaforme digitali, appositamente sviluppate per l’utilizzo scolastico. Queste piattaforme consentono di fare videoconferenze tra alunni e docenti, condividere documenti di ogni tipo, e svolgere esercitazioni in tempo reale.
L’opinione pubblica e la scuola digitale a confronto
Arrivata la notizia di una possibile riapertura virtuale delle scuole, sono state molte le opinioni espresse, alcune arrivate addirittura da chi nella scuola ci lavora tutti i giorni. La stragrande maggioranza degli insegnanti ha sostenuto che l’apprendimenti digitale sarebbe un’alternativa meno rischiosa al rientro con distanziamento sociale, che darebbe per la prima volta nella storia una possibilità agli studenti di vedere la scuola in modo diverso. Pensando alla scuola ci vengono subito in mente libri e tante ore passate scomodamente su una sedia in legno; ma se finalmente tutto ciò avesse la possibilità di cambiare permettendo agli studenti di organizzare in maniera più autonoma le proprie sessioni di studio? Sarebbe senza dubbio una grandissima innovazione. A questo punto della situazione diventa indispensabile anche l’aiuto dello Stato, che deve supportare in maniera continua l’utilizzo delle piattaforme di e-learning.
Ricordiamoci che la scuola è un grande organo composto da molte persone diverse, ognuna con le proprie abilità e particolarità. I docenti più anziani, con meno esperienza tecnologica, dovrebbero essere supportati da corsi di apprendimento e aggiornamento, di modo tale da non farli rimanere indietro dopo anni e anni di duro lavoro. D’altra parte troviamo anche molti bambini con disabilità che non sono in grado di gestire in maniera completamente autonoma un computer; motivo per cui sono necessari aiuti sociali mirati. E’ proprio su quest’ultimo punto che i genitori stanno insistendo maggiormente. Se i ragazzi più grandi possono rimanere tranquillamente soli in casa mentre i genitori sono al lavoro, chi starà dietro alle fasce d’età più piccole, che vanno controllate costantemente? Come puoi vedere sono tante le domande che stanno uscendo fuori in questi giorni; le piattaforme di e-learning sono una grandissima occasione da non perdere, tuttavia lo Stato deve continuare ad essere presente e garantire il proprio aiuto a tutti i cittadini.
Studio online, i risultati ottenuti fino ad ora
In questo articolo basato sull’apprendimento digitale, ci sembra giusto parlare a grandi linee anche dei risultati ottenuti fino ad ora; d’altronde non dimentichiamoci che da ben quattro mesi i nostri ragazzi sono immersi nel magico mondo del web, dove libri e quaderni non hanno più alcun peso. Stando alle indagini effettuate dal Ministero dell’Istruzione, i risultati scolastici degli studenti sono aumentati notevolmente, e a quanto pare persino la loro opinione sulla scuola! Stando alle dichiarazioni di ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, le piattaforme di studio online permetterebbero di gestire meglio il carico di lavoro.
Non è più necessario avere sempre a portata di mano decine e decine di fogli diversi, rischiando anche di perdere importanti documenti; basta avere un computer e una buona connessione ad Internet. Migliora notevolmente anche la qualità delle spiegazioni; grazie alla possibilità di disattivare il microfono dei partecipanti quando non serve, è possibile godere di una spiegazione chiara e priva di confusione o interruzioni, problemi che si verificano molto spesso nelle classi. L’esperienza dei docenti ha invece evidenziato la possibilità di risparmiare su carta e inchiostro. Potrebbe sembrare quasi banale, ma una singola classe di 25 bambini consuma all’incirca 600 fogli di carta ogni anno, un dato allarmante considerando che da un albero di grandi dimensioni se ne possono ricavare solo 50 mila.
Dilungarci ulteriormente in chiacchiere sull’argomento sarebbe inutile, è evidente che l’e-learning sia un metodo di apprendimento con tantissimi benefici, in grado di superare veramente la scuola tradizionale, che ormai fa fatica a stare al passo con i tempi. Tutto adesso dipende da quanto saremo capaci di sfruttare quest’opportunità e di adeguarci all’imminente cambiamento.