Security audit in breve
Perché è utile la security audit
In una quotidianità dominata da Internet, social network e, da poco, anche l’incombente Metaverso, si è sempre più consapevoli dei rischi associati alla sicurezza informatica. Quale però sia il modo migliore di sviluppare gli audit (ovvero una verifica di conformità secondo una normativa vigente) di sicurezza è ancora un tema molto discusso. Svolgere con successo un security audit significa rispettare le responsabilità della cyber security, comprendere a pieno i problemi informatici e i gap della loro gestione, così da proteggere tutti i tipi di servizi pubblici, gli utenti e le organizzazioni private come le PMI.
Chi svolge un audit di sicurezza ha un ruolo cruciale per comprendere se l’impresa rispetta regole e standard, ha adottato un approccio adeguato ed in particolare, se è ben organizzata ed efficiente nello svolgere queste attività. Comprendere e in seguito affrontare un security audit aiuta le organizzazioni a migliorare il proprio sistema di protezione e permette di evitare e scongiurare gli incidenti informatici oppure di diminuire significativamente gli impatti del loro accadimento. Un security audit svolto periodicamente consente di controllare l’efficacia e la correttezza delle misure adottate e implementate per garantire la sicurezza informatica.
Come si svolge un security audit
Un security audit comporta l’esecuzione di due step.
Nella prima fase si verifica la conformità del sistema: si controlla che procedure, linee guida, prescrizioni, regole e requisiti siano stati definiti e che vengano regolarmente seguiti.
Nella seconda fase si verifica la messa in atto delle azioni necessarie per risolvere le criticità sorte durante le verifiche.
Perché è essenziale l’analisi del grado di vulnerabilità
Perché la tua PMI dovrebbe eseguire un security audit
Un controllo sulla sicurezza informatica:
– Evidenzia i punti deboli del sistema;
– Permette di stabilire un livello di partenza di sicurezza con cui confrontare gli audit futuri;
– Sottolinea l’effettivo rispetto delle politiche di sicurezza dell’organizzazione interna;
– Richiede il rispetto dei requisiti normativi esterni;
– Permette di determinare se la formazione sulla sicurezza fornita è adeguata;
– Mette in risalto le risorse non necessarie.
Delle verifiche regolari ed un’adeguata formazione e sensibilizzazione del personale aiutano a garantire in rispetto delle norme di sicurezza da parte dei di dipendenti e il rilevamento di nuove vulnerabilità.
In sintesi, i security audit permettono di proteggere i dati critici, identificare le lacune nel sistema di sicurezza, creare nuove politiche di sicurezza ed, infinite, monitorare l’efficacia delle strategie di sicurezza adottate o i miglioramenti da implementare.
La frequenza
Un’organizzazione o un’azienda sceglie la frequenza degli audit di sicurezza a seconda del settore in cui opera, delle esigenze della propria struttura aziendale e del numero di sistemi e applicazioni che devono essere verificati.
Si può effettuare un security audit due volte l’anno o anche su base mensile. È ragionevole pensare che le organizzazioni che gestiscono molti dati sensibili, come servizi finanziari, bancari, assicurativi, giuridici e fornitori di assistenza sanitaria, effettuino audit più frequentemente.
Verosimilmente, per coloro che utilizzano solo una o due applicazioni sarà più facile condurre controlli di sicurezza e potrebbero anche eseguirli più frequentemente. Altri fattori, come i requisiti normativi, influiscono sulla frequenza degli audit.
Quando condurre un security audit speciale
L’azienda è tenuta a svolgere un audit di sicurezza speciale dopo particolari eventi come una violazione dei dati, un aggiornamento del sistema o una migrazione dei dati. È inoltre opportuno svolgere un security audit speciale quando si verificano modifiche alle leggi di conformità, quando è stato implementato un nuovo sistema o quando l’azienda cresce di più di un numero definito di utenti. Questi controlli una tantum possono concentrarsi su un’area specifica in cui l’evento potrebbe aver aperto vulnerabilità di sicurezza.
I tipi di security audit
I security audit si dividono in interni ed esterni e prevedono le procedure riportate di seguito:
– Audit interni: un’azienda utilizza le proprie risorse e il dipartimento di audit interno. Gli audit interni vengono utilizzati quando un’organizzazione desidera convalidare i sistemi aziendali per la conformità alle politiche e delle procedure;
– Audit esterni. Con questi audit, un’organizzazione esterna viene coinvolta per condurre un audit. Gli audit esterni vengono condotti anche quando un’organizzazione deve confermare la propria conformità agli standard del settore o alle normative governative.
In particolare gli audit esterni si articolano in due sotto categorie:
– audit di seconda parte, condotti da un fornitore dell’organizzazione oggetto dell’audit
– audit di terza parte, effettuati da un gruppo indipendente e imparziale e i revisori coinvolti non hanno alcun legame con l’organizzazione sottoposta a audit
I sistemi coperti da un audit
Durante un audit di sicurezza, ogni sistema utilizzato da un’azienda può essere esaminato per rilevare eventuali criticità nelle seguenti aree:
– Vulnerabilità della rete: si cercano i punti deboli in qualsiasi componente di rete che un utente malintenzionato potrebbe sfruttare per accedere a sistemi o informazioni o causare danni. Le informazioni che viaggiano tra due punti sono particolarmente vulnerabili. I controlli di sicurezza e il monitoraggio regolare della rete tengono traccia del traffico di rete, inclusi e-mail, messaggi istantanei, file e altre comunicazioni. Anche la disponibilità della rete e i punti di accesso sono inclusi in questa parte dell’audit.
– Controlli di sicurezza: si esamina l’efficacia dei controlli di sicurezza di un’azienda. Ciò include valutare in che misura un’organizzazione ha implementato le politiche e le procedure che ha stabilito per salvaguardare le sue informazioni e i suoi sistemi:
– Crittografia: si verifica che un’organizzazione disponga di controlli in atto per gestire i processi di crittografia dei dati.
– Sistemi software: si esamino i sistemi per garantire che funzionino correttamente e forniscano informazioni accurate. Vengono inoltre controllati per garantire che siano in atto controlli per impedire agli utenti non autorizzati di accedere ai dati privati. Le aree esaminate comprendono elaborazione dati, sviluppo software e sistemi informatici.
– Capacità di gestione dell’architettura: si verifica che la direzione IT disponga di strutture e procedure organizzative in atto per creare un ambiente efficiente e controllato per elaborare le informazioni.
– Controlli sulle telecomunicazioni: si esamina il funzionamento dei controlli delle telecomunicazioni e che essi funzionino sia sul lato client che sul lato server, nonché sulla rete che li collega.
– Audit di sviluppo dei sistemi: riguardano tutti i sistemi in fase di sviluppo e il loro livello di soddisfazione degli obiettivi di sicurezza stabiliti dall’organizzazione;
– Elaborazione delle informazioni. Questi controlli verificano che le misure di sicurezza del trattamento dei dati siano in atto.
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