Intelligenza artificiale: cos’è e quali sono i campi di applicazione
Con il termine Intelligenza Artificiale (IA) ci si riferisce ad una disciplina dell’area informatica che si occupa delle teorie, delle tecniche e dei metodi che permettono la progettazione di sistemi hardware e software intelligenti, in grado di indurre il computer a simulare ragionamenti e comportamenti umani oppure ideali (razionali).
I sistemi intelligenti attuali funzionano grazie all’impiego di algoritmi evoluti, sviluppati dai ricercatori scientifici utilizzando concetti appartenenti a più discipline, come l’ingegneria, l’economia e la statistica.
I campi di applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) sono molteplici, spaziano dall’area medica a quella bancaria, dal mercato azionario all’industria, dalle telecomunicazioni alla robotica, ecc.
L’intelligenza artificiale di cui vengono dotati gli elaboratori elettronici moderni consente loro, ad esempio, di:
– giocare a scacchi, anche con noti campioni;
– diagnosticare malattie;
– dare risposte d’aiuto a problemi psicologici;
– gestire le attività tipiche dei sistemi spaziali;
– condurre automobili a guida autonoma;
– regolare la temperatura degli ambienti;
– pianificare e prendere decisioni;
– leggere, apprendere, tradurre, ricercare e rispondere utilizzando il linguaggio naturale (umano);
– dare assistenza online.
In particolare, in medicina, i sistemi intelligenti in via di sviluppo verranno utilizzati per creare nuove medicine, interpretare le fotografie del corpo umano per riconoscerne le patologie, diagnosticare gravi malattie come i tumori e analizzare il suono del battito del cuore.
Realtà aumentata: cos’è e gli ambiti in cui viene impiegata
Con il termine Realtà Aumentata (Augmented Reality) si intende una tecnologia innovativa che aumenta la capacità di percezione umana a livello sensoriale attraverso delle informazioni artificiali o virtuali, aggiunte o sottratte, elaborate e trasmesse elettronicamente, che, altrimenti, non sarebbero percepibili o eliminabili dai nostri sensi ed, in particolare, dai nostri occhi.
Gli ambiti di applicazione della realtà aumentata (AR), detta anche realtà mediata dall’elaboratore, sono molteplici, spaziano, dall’area medica a quella pubblicitaria, dal tempo libero al campo dell’aeronautica militare, dall’aviazione civile alla ricerca scientifica, ecc.
Per esempio, può essere utilizzata per:
– la chirurgia robotica, in particolare, nelle operazioni a distanza;
– l’esplorazione delle città puntando il proprio dispositivo mobile su di un edificio per ricevere le informazioni, magari di tipo storico, ad esso relative o inerenti ai luoghi d’interesse nei dintorni;
– la sovrapposizione di una realtà virtuale, elaborata da un calcolatore, su di un video reale;
– l’impiego di visori a sovraimpressione per mostrare ai piloti degli aerei da combattimento dati di volo senza distogliere lo sguardo dalla guida.
I dispositivi che consentono di utilizzare la realtà aumentata sono dotati di particolari sensori. Questi ultimi sono presenti, per esempio, negli occhiali a proiezione sulla retina, che riempiono il campo visivo di dati sull’ambiente circostante e comunicano attraverso la nostra voce, consentendoci di navigare sul web e di inviare sms o telefonare collegandosi al nostro smartphone. Infine, il prossimo futuro prevede il lancio di un computer indossabile sul viso che, proiettando ologrammi, ci catapulterà in una realtà fantastica per vivere esperienze emozionanti!
30 Gennaio 2018