I droni, scopriamoli meglio
L’aeromobile a pilotaggio remoto, o drone, è nato in campo militare come sistema per la video-sorveglianza nelle zone sensibili o per il monitoraggio del territorio dopo le calamità naturali.
La particolarità unica del drone è quella di non avere nessun pilota umano a bordo e di essere guidati a distanza. Generalmente il pilota guida il drone a vista ed invia i comandi al suo computer di bordo tramite un sistema di radiocontrollo.
I droni possono essere equipaggiati con svariati dispositivi di volo, come GPS per la rilevazione in tempo reale dell’effettiva posizione, computer per il ritorno automatico nel caso di perdita di segnale e giroscopio per la perfetta stabilità in presenza di vento.
Oltre a queste caratteristiche, la scelta del drone è correlata all’uso che se ne vuole fare.
Un drone monorotore è l’ideale per il campo ludico, in quanto sono compatti e maneggevoli, ma non permettono di trasportare accessori pesanti e sono soggetti ad instabilità di volo. Per un uso più specifico e divertente, è consigliabile orientarsi verso modelli con quattro o più rotori.
Possiedono un’elettronica di gestione più raffinata, hanno una maggiore stabilità di volo sia in movimento che da fermi e possono essere equipaggiati con sistemi di videoripresa ad alta definizione. Per un uso professionale del drone, si consigliano modelli dotati di sei o otto rotori che, oltre alla massima stabilità e manegevolezza di volo, offrono una buona portata di carico utile.
Proprio per questa sua estrema versatilità, il drone è riuscito in poco tempo ad uscire dalla cerchia dell’uso prettamente militare ed entrare in modo massiccio nel mondo civile, spaziando dal semplice gioco allo strumento professionale adatto per riprese video-fotografiche e rilevazioni ambientali.
Ultimamente, l’uso dei droni sta entrando anche nel mondo del commercio e servizi di pubblica utilità.
Non a caso, noti marchi di ecommerce hanno iniziato a consegnare le proprie merci con i droni e varie organizzazioni lo utilizzano per la distribuzione di medicinali ed altri aiuti in zone poco accessibili ai mezzi tradizionali.
Normative ENAC
Nonostante l’ampia versatilità e semplicità d’uso, per pilotare un drone bisogna essere a conoscenza di alcune normative legate alla sicurezza del volo. Il drone, come tutti gli altri apparecchi adibiti al volo, devono rispettare alcune regolamentazioni stilate dall’Ente Nazionale Aviazione Civile.
Nel 2015, l’ENAC ha presentato ed emendato la seconda versione del regolamento riguardo tutti i mezzi aerei a pilotaggio remoto.
In questa versione del regolamento è stato stabilito che:
– un drone non può volare ad una distanza di oltre 500 metri dal pilota con un’elevazione massima di 150 metri.
– Non si può far volare un drone ad una distanza inferiore ai 5 chilometri dal perimetro di un aeroporto.
– Il divieto di sorvolare con un drone zone con assembramenti di persone, di rispettare le regole sulla privacy ed eventuali regolamenti comunali.
Se il nostro drone ha un peso inferiore ai 300 grammi, una velocità di volo non oltre i 60 km/h e le protezioni su tutte le parti rotanti, rientra nella categoria delle operazioni non critiche, per cui possiamo farlo volare anche nelle aree urbane senza nessun patentino e sorvolare persone estranee purché non assembrate, ovviamente rispettando sempre le normative riguardanti il volo.
Il discorso cambia per droni con peso superiore ai 300 grammi e per le operazioni critiche, ovvero il sorvolo di aree popolate. In questi casi il pilota dovrà richiedere all’ENAC un attestato di volo e superare una visita medica.
Molto importante, l’ENAC ha suddiviso in due famiglie le operazioni che possiamo fare con il nostro drone, le operazioni critiche prevedono il sorvolo di assembramenti di persone e di conglomerati urbani. Le operazioni non critiche hanno il divieto assoluto di sorvolo di conglomerati urbani e assembramenti di persone, anche nel caso di avaria del drone.
26 Febbraio 2018