Le imprese del mondo moderno stanno sempre di più avendo un occhio di riguardo verso le nuove scoperte della tecnologia, ormai davvero inarrestabili. Non tutte le aziende riescono però a trovare il denaro necessario per riuscire a modernizzare i propri strumenti oppure semplicemente per restare al passo con i tempi. Viene così offerto oggi dallo Stato, un aiuto concreto alle micro, piccole e medie imprese, con un voucher da 10.000 euro. Si tratta nello specifico di un contributo in denaro, completamente a fondo perduto, che l’imprenditore potrà utilizzare per rinnovare l’impresa per tutto quello che concerne la tecnologia; i soldi naturalmente non dovranno essere restituiti e potrà essere richiesto soltanto un voucher per ogni azienda.
Potranno richiedere tale buono, tutte quelle imprese che non sono soggette ad alcuna procedura di fallimento o concorsuale, sono iscritte presso la CCIA provinciale e operano all’interno del territorio italiano ed infine che rientrano nella dicitura di medie, micro e piccole imprese. Una volta ottenuto il voucher sarà possibile comperare stampanti e computer ovvero tutti quei prodotti che rientrano nella categoria degli hardware, programmi necessari per gestire la contabilità o le diverse attività e servizi specifici che grazie al loro utilizzo sono in grado di migliorare sensibilmente l’efficienza dell’azienda, di formare il personale e di creare vere e proprie azione rivolte verso l’e-commerce. Il contributo digitale potrà essere utilizzato fino ad un importo massimo di 10.000 euro e per coprire la metà delle spese sostenute dall’impresa.
Per poter aver diritto al bonus sarà necessario presentare un’apposita richiesta direttamente nel sito di Invitalia, andare nella pagina online con la dicitura Accoglienza Istanze e cliccare successivamente su voucher per la digitalizzazione. Le domande non potranno essere presentate tutto l’anno ma soltanto in determinati periodi, seguendo indicazioni e scadenze, come indicato nel sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico. Con il termine scadenza si fa riferimento alla data entro il quale la domanda dovrà essere presentata per poi richiedere l’erogazione del sussidio. Entro il giorno prefissato è così necessario aver già provveduto alle singole spese e averle rendicontante.
Una volta inoltrata la richiesta per richiedere i contributi digitali per le PMI, sarà necessario attendere diverso tempo per poter vedere erogato il voucher . Nel primo mese infatti il MISE procederà effettuato tutti i controlli del caso e soltanto se non ci verificheranno anomalie o particolari condizioni, la domanda verrà accolta. Nel giro di qualche giorno dall’accertamento, l’azienda interessata potrà sapere con certezza se potrà beneficiare del bonus oppure no accedendo direttamente al sito di Invitalia dove si è provveduto ad inoltrare l’istanza. In caso positivo sarà possibile conoscere inoltre anche l’importo esatto del contributo spettante. Per poter disporre di questa somma occorrerà però in primis aver realmente effettuato tale spesa perché il bonus per la digitalizzazione opera soltanto nei casi in cui l’esborso per corsi, software e computer è già avvenuto. E’ fondamentale quindi provvedere per prima cosa all’acquisto di tale dispositivo e solo successivamente richiedere il voucher per il rimborso.
Nella domanda per poter il contributo per i prodotti tecnologici l’azienda devono essere allegati degli specifici documenti che attestino le spese sostenute. Tra di questi figurano: l’estratto del proprio conto corrente in cui vengono evidenziati i pagamenti sostenuti sia per i servizi che per i prodotti, fatture che provino il reale acquisto dei servizi o dei beni per modernizzare l’azienda dal punto di vista tecnologico e nel caso specifico le fatture devono per forza di cose riportare la dicitura “Spesa di euro … per ottenere il voucher di digitalizzazione cui al D.M. 23 settembre 2014″, resoconto dettagliato facente riferimento alle opere di ammodernamento ed infine le liberatorie, compilate secondo quanto disposto dal MISE del 23/09/2014, per i servizi e beni acquistate e redatte dal singolo venditore.
Essendo necessario l’estratto del conto corrente è assolutamente necessario, per poter vedere accettata la domanda per i contributi digitali per PMI, pagare i fornitori soltanto attraverso il bonifico bancario e non con contanti, bancomat e carte di credito. Nella causale dovrà poi essere inserita l’apposta dicitura: “Bene o servizio acquistato ai sensi del Decreto MISE 23/09/2014“. Tenere e disporre delle rendicontazione è un altro compito importante e significa conservare le fatture effettuate seguendo tutti i criteri richiesti, con relativa copia del bonifici e disporre delle liberatorie compilate direttamente dai fornitori. Il rimborso verrà poi erogato direttamente nel conto corrente che viene indicato dall’azienda al momento della domanda per l’ottenimento del voucher . Appena verrà accredito il bonus inoltre l’imprenditore riceverà un’email di conferma. Il contributo per la digitalizzazione essendo un credito totalmente a fondo perduto non dovrà in alcun modo essere restituito, nè tanto meno verranno applicati su di esso dei tassi di interesse.
Per quanto concerne poi il reddito, l’Ires ovvero per l’Imposta del reddito della Società, oppure l’Irap, l’Imposta sul reddito delle attività produttive non andranno conteggiate in quanto il bonus non è soggetto ad alcuna tassazione. Può capitare a volte però che le domande pervenute sia superiori all’effettiva disponibilità dello Stato e per questo potrebbe venire riconosciuta all’azienda soltanto una percentuale minore di rimborso, che di solito è pari al 40%. La tecnologia al giorno d’oggi contribuisce ad apportare alle aziende tantissimi vantaggi. Con i nuovi strumenti infatti è possibile svolgere i compiti in maniera molto più efficiente e veloce per ottenere così di conseguenza risultati sempre più ottimali. L’altro vantaggio comprende poi sicuramente i costi, in quanto i dispositivi moderni sono in grado di produrre un lavoro nettamente migliore rispetto a quello che viene compiuto dagli umani. Per questo tale possibilità si traduce in un vero e proprio risparmio per l’azienda che può decidere di investire il proprio denaro in diversi ambiti per far crescere esponenzialmente il suo business. I contributi digitali per PMI, offerti dallo Stato, possono quindi rappresentare una grande occasione per poter finalmente riformare la propria azienda e rimanere al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico. Grazie a questo aiuto inoltre non è necessario per forza di cose fare un investimento esagerato in quanto quasi metà della spesa verrà restituita.