Per le imprese, piccole o grandi che siano, l’obiettivo massimo è la creazione di valore per tutti gli stakeholder. Anche quando il core business è diverso, alcune dinamiche sono universali: ogni azienda deve, per crescere e fare risultati, innovare processi e i prodotti, aggiornare le sue persone e scegliere con metodo l’apporto di tecnologie per tagliare i costi, laddove possibile.
I servizi di cloud computing per aziende sono una buona dimostrazione di questo assunto. Com’è noto, sempre più imprese scelgono, per il proprio business, servizi – siano essi software, risorse infrastrutturali e ambienti di sviluppo e produzione – che vertono sulla modalità as-a-service al fine di sfruttarne i numerosi vantaggi per rendere più fluidi diversi processi.
Delegare al provider aspetti cruciali come la gestione e l’aggiornamento dei servizi libera difatti tempo e risorse per concentrarsi su obiettivi di business molto più stringenti. Altrettanto rilevante è l’utilizzo del cloud computing per aziende come architrave per favorire metodologie come DevOps, ad esempio, che valorizzano un più stretto rapporto tra sviluppatori e team operativi, così da velocizzare notevolmente il time to market.
Cloud computing per aziende: non è solo uno shift tecnologico
Al di là degli aspetti di natura tecnologica e organizzativa, c’è anche il tema della riduzione dei costi. La rivoluzione del cloud computing per aziende, infatti, è anche in chiave economica, oltre che tecnologica e gestionale.
Il motivo è chiaro, come indica l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano: l’ampia adozione dei servizi di cloud computing ha trasformato non solo il governo delle attività aziendali, ma anche la redazione di budget e bilanci. Difatti, se in passato i costi legati a licenze software e all’hardware erano localizzati in conto capitale, oggi ci sono nuove modalità di erogazione e acquisizione delle risorse IT che ricadono nelle voci di spesa previste nei costi operativi.
Per questo, il passaggio al cloud computing per aziende si traduce in una transizione da Capex a Opex, con la rinuncia a una serie di investimenti in conto capitale che si esplicavano perlopiù nell’acquisto di attrezzature locali (dai macchinari ai software). Un primo step, proiettato sul medio-lungo termine, a cui seguivano inevitabilmente costi inerenti alla gestione, manutenzione e dismissione di questi asset. Anche laddove non fosse totale ma parziale, il ricorso al cloud computing segna la fine di alcuni costi di gestione che risultavano fondamentali per il provisioning, la manutenzione e gli aggiornamenti dei servizi on premise.
E se i big player hanno le competenze interne per gestire questi processi, pensiamo alle realtà di piccole dimensioni che, in assenza di un dipartimento IT, sono spesso costretti a ricorrere a personale esterno per garantire il corretto funzionamento e l’aggiornamento di hardware e software, così come per rispettare le regole di compliance per la protezione dei dati, come indica la normativa di riferimento.
Cloud computing per aziende: quali costi vengono ridotti
Altro tema rilevante, quello energetico. I costi in bolletta lievitano quando bisogna far girare al meglio un server locale, poiché richiede precisi sistemi di raffreddamento, illuminazione e manutenzione. Alla crescita delle dimensioni corrisponde poi una crescita di spazi e di esigenze, così da garantire il corretto funzionamento e la tutela della continuità di business in caso di interruzioni di servizio.
Con il ricorso al cloud computing per aziende, la scelta di snellire o rinunciare del tutto a una data center proprietario, facendo migrare in cloud server e applicazioni, non equivale solo alla rinuncia di rak ingombranti non solo dal punto di vista fisico ma anche a livello ambientale.
Ma i costi vengono ridotti anche indirettamente, sotto altri fronti: pensiamo a tutti i tempi di inattività non pianificati a causa delle interruzioni operative, sia per le attività di aggiornamento dell’infrastruttura on premise, sia per effettuare gli interventi di backup, che per prevenire la perdita di dati e far ripartire l’operatività a seguito di un attacco hacker.
Gli esempi potrebbero continuare su altri fronti che chiamano in causa altri tipi di costi, superabili però se si sceglie il cloud computing per aziende come mezzo abilitante. Con questa tecnologia si assiste a una riduzione dei costi di gestione degli spazi logistici, specialmente nel caso in cui i dipendenti non abbiano bisogno di lavorare accedendo fisicamente alle risorse presenti sui dispositivi perché l’azienda ha scommesso su una virtual desktop infrastructure – in piena prospettiva cloud transformation.
Ci sono poi risparmi legati in maniera più peculiare ai diversi settori in cui le aziende operano. Il player che dovrà affrontare costi di sviluppo per offrire funzionalità di previsione cercherà nelle soluzioni di cloud computing esigenze diverse rispetto a un altro attore che ha bisogno di risparmiare sui costi di archiviazione documentale, usando il cloud computing per ridurre drasticamente costi come quelli legati ai dischi rigidi.